Comune di Vernasca
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13 settembre 2023
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Emilia Romagna 2014 – 2020. Misura 7 – Tipo di Operazione 7.4.02 – Strutture per servizi pubblici. Domanda di aiuto n. 5020652/2017 - CENTRO POLIVALENTE ANTICA PIEVE DI VERNASCA
 
13 settembre 2023
Progetto “COMPLESSO STORICO-ARCHITETTONICO ANTICA PIEVE DI VERNASCA: INTERVENTI DI RECUPERO, ADEGUAMENTO E MIGLIORAMENTO DEL FABBRICATO E DELLE AREE DI PERTINENZA, PER L'OFFERTA DEI SERVIZI CULTURALI, ARTISTICI E TURISTICO-AMBIENTALI.”
 
- RELAZIONE FINALE -
 
Introduzione
I resti della pieve romanica di S. Colombano (secolo XII), ovvero il campanile e l’abside, rappresentano le uniche testimonianze dei caratteri originari del borgo di Vernasca, mentre è andato completamente distrutto il castello attiguo. La pieve sorge in posizione panoramica sull’Arda e è stata fortemente danneggiata da una frana, tanto che nel 1890 venne edificata la nuova chiesa più in basso e agli inizi del Novecento l’edificio pericolante della pieve venne abbattuto a seguito di un incendio nel 1925. La pieve fu edificata nel XII secolo; la struttura architettonica originaria non è facilmente ricostruibile mentre si sa che nel corso del XVIII secolo l'edificio si presentava a tre navate, divise da due pilastri per ogni parte.
Il complesso di edifici dell’antica pieve è stato a più riprese oggetto di restauro e risanamento conservativo negli ultimi decenni. In particolare nella seconda metà degli anni novanta sono stati restaurati i locali della ex canonica per ospitare il Centro provinciale della Via Francigena Lo spazio museale e didattico ha accolto materiali illustrativi e reperti storici sulla tratta piacentina del cammino di pellegrinaggio verso Roma. Sono inoltre esposti, al primo piano del Centro, alcuni affreschi distaccati dalle pareti absidali dell'antica Pieve, tra i quali la Madonna incoronata. Gli affreschi risalgono al 1474; furono staccati e restaurati nel 1969 ed esposti per anni nei locali del Municipio, prima di essere trasferiti nei locali del Centro provinciale della via Francigena.
In anni più recenti il Comune, con il contributo del POR FESR 2007-2013 della Regione Emilia-Romagna, ha parzialmente restaurato i locali dell’ex Casa Bacchini che vanno a formare un unico corpo di fabbrica con l’ex canonica e i resti della Pieve, recuperando spazi aggregativi con due sale e due salette adatte anche per funzioni espositive, e uno spazio di “lettura” sugli aspetti archeologici al piano terra.
L’Intervento in progetto completa il percorso di valorizzazione degli ultimi anni, completandolo e mettendo a sistema i diversi interventi e gli spazi in una logica complessiva funzionale a una migliore gestione e fruibilità sia per la popolazione locale che per i turisti.
Per facilitarne la lettura, la parte restante della relazione è articolata secondo i punti previsti dall’Avviso pubblico approvato con DGR 7/2017 della Regione Emilia-Romagna.
 
 
 
  1. Indicazioni di conformità agli obiettivi di programmazione locale e regionale e alle previsioni degli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica;
Il nuovo Programma Regionale per la Montagna sotto lo slogan “Appennino, una terra per viverci” sottolinea l’importanza di mettere in campo interventi che concorrano non solo a consolidare lo stock di popolazione che già oggi vive in montagna, ma devono consentire un incremento di popolazione e un rafforzamento dei servizi alla cittadinanza, secondo principi di appropriatezza ed efficienza.
Il rafforzamento dell’attrattività, identità e coesione sociale è uno degli obiettivi generali del Programma, insieme a quello di promuovere la difesa attiva del territorio e la sua accessibilità e tutelare e valorizzare le risorse naturali.
Il PTCP inserisce questi obiettivi nel quadro più generale della strategia per promuovere l’equità tra territori, favorendo la parità di accesso ai servizi e alle opportunità fra i residenti delle diverse parti del territorio provinciale. Per il territorio della montagna e dell’alta collina, dove è stato più acuto il fenomeno di spopolamento in particolare il Piano persegue due obiettivi principali:
  • migliorare le condizioni comparative di residenza e di competitività economica nell’area ai fini del mantenimento della popolazione (specie di quella più giovane e di quella appartenente alle classi centrali d’età), nonché dell’attrazione dall’esterno di nuove risorse umane, imprenditoriali, ecc.;
  • tendere a rinforzare il sistema turistico, agricolo-alimentare, ambientale e storico/culturale, che rappresenta – in accordo con le analisi sui principali punti di forza espressi dal territorio – il potenziale di attività e di innovazione da valorizzare, e che può costituire un ulteriore elemento di attrazione nei confronti di nuovi residenti.
Il territorio di Vernasca poi si inserisce nel più ampio sistema territoriale della “Collina del turismo”, articolata in collina del turismo rurale (che corrisponde alle zone nelle quali la presenza della viticoltura e l’assetto del sistema agricolo e paesaggistico costituiscono i presupposti per la realizzazione di itinerari turistici integrati) e collina del turismo culturale, nella quale le potenzialità di valorizzazione turistica risiedono nella presenza di ville, borghi e castelli.
L’intervento proposto concorre pertanto al perseguimento di diversi obiettivi della programmazione regionale e locale, facendo leva sulla sinergia tra il rafforzamento dei servizi per la popolazione locale e in particolare per i giovani, e la valorizzazione dell’identità, delle risorse e delle tradizioni come leva di sviluppo e garanzia di sostenibilità sociale. 
L’intervento è inoltre conforme alle previsioni dello strumento urbanistico comunale vigente.
Il complesso storico – architettonico dell’Antica Pieve di Vernasca e l’area esterna immediatamente adiacente sono classificati come “Zona Storica” art. 29 delle N.T.A.. L’immobile oggetto dell’intervento è altresì sottoposto a tutela mediante decreto di vincolo della Soprintendenza Architettonica Belle Arti e del Paesaggio. L’area pertinenziale di accesso è classificata “Zone per attrezzature urbane” art. 58 delle N.T.A.   
  1. Indicazione degli obiettivi generali e specifici che si sono raggiunti con l’intervento
L’intervento contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo di promuovere lo sviluppo locale nelle zone rurali previsto dal PSR e mantenendo la qualità di vita e i servizi e migliorando l’attrattività, per fronteggiare i cambiamenti demografici. Il comune di Vernasca negli ultimi decenni ha infatti subito, come gran parte del territorio collinare e montano, un intenso fenomeno di calo demografico, e oggi ha una popolazione residente che è circa un terzo rispetto all’immediato dopoguerra.
Il complesso dell’antica Pieve rappresenta la rappresentanza più antica del nucleo storico di Vernasca, con una forte valenza identitaria e paesaggistica che lo rende il luogo privilegiato per l’insediamento di servizi pubblici e attività collettive artistiche, culturali, educative e naturalistiche, rivolte sia alla popolazione locale che ai visitatori.
L’obiettivo generale del progetto è quindi quello di completare il recupero del complesso dell’Antica Pieve di Vernasca, di proprietà del Comune, per ospitare un centro polifunzionale a servizio della comunità e dei turisti. Nello specifico l’obiettivo è quello di
  • Favorire la vitalità culturale e turistica della comunità, la conoscenza del territorio nelle sue componenti storiche, naturalistiche e delle tradizioni;
  • Creare un luogo di aggregazione per la popolazione, favorendo le relazioni intergenerazionali e lo scambio con visitatori e turisti.
L’integrazione e in parte la “coincidenza” dei servizi per la popolazione e di quelli per i turisti e i visitatori rappresenta il principale valore aggiunto dell’intervento. In questo senso il complesso della Pieve e del parco urbano che la circonda rappresentano l’unico luogo possibile all’interno del territorio comunale. Dal punto di vista ideale si tratta di mettere in relazione il luogo delle radici con le prospettive di futuro della comunità locale, valorizzando la comunicazione e gli scambi che hanno rappresentato uno dei tratti distintivi di questo territorio nei secoli.
Nel complesso troveranno quindi spazio servizi in ambito culturale (sezione della biblioteca comunale specializzata sulla storia locale e sul territorio, sede di associazioni culturali locali, sala polivalente per incontri e presentazioni), divulgativo-turistico (rinnovamento del centro visita provinciale sulla Via Francigena, centro di documentazione del territorio collegato alle emergenze storiche, all’area protetta del Parco dello Stirone e del Piacienziano, alle produzioni locali tipiche), aggregativo e ricreativo (sede della pro-loco e delle associazioni locali, sede della società polisportiva locale e centro civico per l’aggregazione giovanile
  1. Analisi dell’area di intervento
Il comune di Vernasca, gravita per l’offerta di servizi alla popolazione sui vicini comuni di Lugagnano e Castell’Arquato, oltre che sui comuni di pianura per i servizi a più alta specializzazione. Il comune ha subito una forte perdita di popolazione nel secondo dopoguerra, perdendo in pochi decenni due terzi della propria popolazione. La tenuta del sistema dei servizi è stata quindi fortemente compromessa, nonostante l’impegno costante delle amministrazioni.
Allo stesso tempo il territorio comunale ha punti di forza riconosciuti nel patrimonio culturale e naturale e nel paesaggio. Dal punto di vista storico architettonico, il Borgo fortificato di Vigoleno è la principale attrazione, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano e membro del club dei Borghi più belli d’Italia. La vita del borgo è prevalentemente legata al turismo e alla visita (oltre 30.000 biglietti all’anno per le visite guidate del Mastio, del Camminamento di Ronda e del Borgo) con una struttura ricettiva interna al castello, e diversi ristoranti ed esercizi commerciali. Nel borgo ha sede anche l’Enoteca dell’Associazione dei Produttori del Vin Santo di Vigoleno, tra i più rinomati in Italia, che associa otto cantine e diverse aziende agricole.
Al di là di Vigoleno, il patrimonio storico architettonico nel comune di Vernasca è prevalentemente rurale, così come incentrato sulla ruralità e sull’agrituristico l’attività ricettiva e di accoglienza. Il comune è parte anche del Parco regionale dello Stirone e Piacenziano, con le sue peculiarità legate agli affioramenti di fossili marini tra le rocce scavate dal torrente, testimoni di condizioni climatiche e ambientali assai diversi da quelle attuali. Insieme agli affioramenti emersi tra le valli dei torrenti Vezzeno e Ongina, recuperati in modo sistematico già dalla fine del Settecento, rappresentano una delle più importanti collezioni del Pliocene mediterraneo, attirando l'interesse della comunità scientifica internazionale e oggi del turismo scolastico e degli appassionati. La varietà delle testimonianze del passato, da quello più remoto risalente a milioni di anni fa a quello più recente è alla base di un tentativo di organizzazione e narrazione organica quale base per la costruzione di una vera destinazione turistica. Un passo in questa direzione viene anche dal progetto in corso di realizzazione denominato “Un viaggio nella storia” con interventi di valorizzazione del patrimonio storico e culturale dell’alta Val d’Arda, e finanziato nell’ambito dell’Asse V del POR FESR 2014-2020.
Il paesaggio culturale enogastronomico locale, fatto di valori ambientali, di prodotti tradizionali e genuini, di sapori e tradizioni peculiari, è la principale risorsa del territorio in parte valorizzata (vedi la Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli Piacentini), ma con un potenziale ancora non completamente esplorato. Per questa ragione serve un’attività profonda di marketing territoriale che prima ancora di comunicare i “valori del territorio” all’esterno deve favorirne la conoscenza, la maturazione e la continua rigenerazione creativa tra la popolazione locale. Come sottolineato anche dalle strategie regionali, le attività culturali e creative rappresentano uno dei volani principali di innovazione per settori tradizionali, e in particolare per l’agroalimentare e l’enogastronomica e il turismo rurale. Questa visione del territorio e dei suoi potenziali (corroborata anche da esperienze di successo con posizioni di partenza simili) guida anche l’impostazione del centro polivalente oggetto del presente intervento.
  1. Descrizione delle caratteristiche storico architettoniche dei fabbricati e delle strutture, degli interventi proposti e delle scelte progettuali
Il progetto prevede il recupero funzionale integrale del complesso della pieve e della relativa area di pertinenza, a completamento del percorso di restauro e ristrutturazione degli ultimi vent’anni.
Il complesso dell’Antica Pieve di Vernasca è composto da immobili contigui con storia e caratteristiche architettoniche diverse che oggi costituiscono un unico edificio. L’intervento proposto coinvolge tutti i blocchi dell’immobile con interventi coerenti con la storia e le caratteristiche di ciascuno.
Gli interventi finalizzati al raggiungimento al recupero, adeguamento e miglioramento del complesso storico – architettonico dell’antica Pieve di Vernasca sono i seguenti:
  • recupero della fruibilità della Torre campanaria (consolidamento statico delle murature, sostituzione della scala interna, riqualificazione del piano dell’orologio tramite riapertura delle bifore e rifacimento dell’impianto di illuminazione);
  • recupero e revisione degli spazi dell’ex canonica, anche con la realizzazione di nuove chiusure tramite pareti attrezzate in cartongesso, e riqualificazione degli impianti di illuminazione e riscaldamento
  • recupero degli spazi dell’ex Casa Bacchini, in particolare con il recupero dei soppalchi esterni a favore del centro di aggregazione, e con la realizzazione della copertura del collegamento con l’edificio della ex canonica che ospita i servizi igienici; riqualificazione impianti elettrici, idrici e di riscaldamento;
  • Sistemazione, adeguamento e miglioramento delle aree pertinenziali funzionali alla fruibilità del sito in condizioni di assoluta sicurezza.
Per una puntuale descrizione delle caratteristiche storico architettoniche e delle scelte progettuali, tecnologiche e dei materiali si rimanda alla relazione tecnica del progetto definitivo allegato.
  1. Descrizione dei servizi che effettivamente si svolgeranno negli immobili oggetto di intervento
Il complesso dell’Antica Pieve di Vernasca è composto da immobili contigui con storia e caratteristiche architettoniche diverse. In particolare sono individuabili ai fini di questo progetto quattro blocchi: la torre campanaria della pieve (unica componente sopravvissuta della chiesa insieme alla parte posteriore dell’abside); l’edificio della ex canonica collegato alla torre; l’edificio adiacente della ex Casa Bacchini; il piazzale esterno che circonda gli edifici e prosegue nel parco urbano che ricopre il pendio.
L’organizzazione del centro civico polifunzionale riguarda tutti e quattro i blocchi, con un’allocazione dei diversi servizi e funzioni che rispecchia le caratteristiche degli edifici e la loro identità, ma che persegue anche la contaminazione tra servizi culturali e ricreativi e tra ambienti destinati alla visita e ambienti per i servizi alla popolazione.
Qui di seguito vengono descritti in modo analitico i servizi che si svolgeranno negli immobili e nelle aree di pertinenza, richiamando i collegamenti con le priorità dell’Avviso pubblico regionale.
Museo della Pieve di Vernasca: si tratta dell’evoluzione del Centro Visita della Via Francigena, realizzato negli anni Novanta e ospitato nei locali della ex canonica della chiesa di San Colombano (http://www.piacenzamusei.it/index/it/pagine/informazioni-126/centro-visita-della-via-francigena/.html). Gli allestimenti del centro visita, parte realizzati su pannelli e parte su supporto audio-video, devono essere completamente rinnovati a causa dell’obsolescenza tecnologica che li rende oggi non più funzionali. Il nuovo progetto culturale amplierà l’oggetto iniziale valorizzando la storia e l’evoluzione del territorio come luogo di confine/scambio che ha influenzato la formazione degli insediamenti (soprattutto nell’Alto Medioevo come confine tra il regno Longobardo e i domini Bizantini). Il percorso museale comprenderà quindi la Torre Campanaria (oggi non visitabile), l’area espositiva esistente con gli affreschi recuperati dall’antica chiesa, l’area espositiva archeologico/paleontologica, e il nuovo allestimento multimediale che verrà realizzato per iniziativa del Comune.
Biblioteca e centro di documentazione sul territorio: al piano terra dell’edificio della ex canonica verrà allestita una biblioteca sulla storia locale e sul territorio, organizzata come sezione staccata della biblioteca comunale. Gli spazi dell’attuale biblioteca infatti non consentono un’adeguata sistemazione e valorizzazione del patrimonio documentale di interesse locale. Nella sezione staccata troverà collocazione oltre al materiale già presente nella biblioteca e altro patrimonio acquisito attraverso donazioni, anche parte dell’archivio storico comunale. Questo consiste di quattro archivi censiti dal sistema degli Archivi storici dell’Emilia-Romagna:
(http://archivi.ibc.regione.emilia-romagna.it/ibc-cms/cms.item?munu_str=0_1_3&numDoc=15&flagview=viewItemCaster&selId=3se051ef4f4e43d9&itemDoc=3230&typeItem=1#nogo):
  • Archivio storico del Comune di Vernasca (1806-sec. XX seconda metà)
  • Archivio dell'Asilo infantile Maria Immacolata di Vernasca (1938-1983)
  • Archivio della Congregazione di carità e dell'Ente comunale di assistenza di Vernasca (1863-1978)
  • Archivio del Giudice conciliatore di Vernasca (1881-1961) anche parte dell’archivio storico comunale
Inoltre nell’ambito dell’attività del centro culturale (vedi sotto) verrà promossa la raccolta, catalogazione e digitalizzazione di materiale testimoniale di valenza territoriale (documenti, materiale fotografico, oggetti, patrimonio orale, filmati, ecc.) con il coinvolgimento di dei principali archivi pubblici e privati (dalla curia al patrimonio privato di alcune famiglie storiche) e la partecipazione di tutta la popolazione. La collocazione della biblioteca nel complesso della Pieve è quindi funzionale alla sua alimentazione e valorizzazione attiva. Si tratta quindi di interpretare in modo contemporaneo le finalità della legge regionale in materia di biblioteche, archivi storici e beni culturali (legge 18/2000) che comprendono la “informazione, documentazione e formazione permanente dei cittadini in raccordo con le finalità educative generali”. L’inserimento della mediateca/biblioteca nel centro polifunzionale, dove trovano spazio anche altri servizi in ambito culturale, di educazione ambientale, turistico e ricreativo è coerente con gli obiettivi della legge che “promuove il raccordo delle politiche del settore con quelle relative a istruzione e formazione, occupazione, turismo, ambiente e territorio, riqualificazione urbana, sviluppo economico e sociale”.
Centro culturale polivalente: completa i servizi della biblioteca e del centro di documentazione, con una sala convegni per incontri, presentazioni, dibattiti ecc. posta al primo piano dell’edificio della ex canonica. Il centro sarà animato, in collaborazione con il Comune, dalle associazioni culturali locali e in particolare con il gruppo di associazioni che dal 1999 curano la pubblicazione della rivista Quaderni della Val Tolla (https://quadernivaltolla.wordpress.com/indici-rivista/) promuovendo la riscoperta della storia e delle tradizioni locali, e la valorizzazione del territorio e dei percorsi. Il centro coordinerà la progettazione e organizzazione del calendario degli eventi culturali del comune di Vernasca, potendo contare anche sugli spazi per esposizioni temporanee, mostre e incontri dell’attuale centro culturale situato a poca distanza in Piazza Vittoria. 
Struttura a servizio del Parco regionale e dello Stirone e Piacenziano: il territorio e l’ambiente sono uno dei filoni tematici trasversali in cui si articolano le attività del centro polifunzionale. Sono previsti quindi spazi specifici a servizio del Parco dello Stirone e Piacenziano, ma più in generale del sistema delle aree naturalistiche del territorio vasto. Il nuovo centro polifunzionale si inserisce quindi nella filiera dell’accoglienza, dell’informazione e dell’educazione ambientale promossa e sostenuta dal Parco a livello locale. La struttura è fortemente integrata con gli altri servizi: all’interno della biblioteca/centro di documentazione verrà creata una sezione specifica sull’ambiente e sulle aree naturali protette per favorirne la conoscenza sia da parte degli abitanti che dei visitatori; i materiali del punto di accoglienza e informazione turistica comprenderanno anche la parte ambientale e dei parchi; l’area espositiva ha una sezione dedicata alle emergenze territoriali con una piccola raccolta di fossili e testimonianze del piacenziano; la sala culturale polivalente ospiterà presentazioni e iniziative di educazione ambientale più, organizzate in collaborazione con il parco.
In linea con lo spirito complessivo del progetto, si vuole valorizzare il ruolo dei volontari e degli operatori privati nella promozione delle aree naturalistiche e dei parchi. Per questo viene riservata una stanza per le attività organizzative e gestionali, come piccolo luogo di coworking e co-progettazione delle iniziative. 
Centro di accoglienza per turisti: tra le attività del centro civico la componente di divulgazione ha un ruolo importante, sia rispetto alla popolazione locale (tramandare conoscenze tra e generazioni, promuovere la conoscenza della storia e del territorio tra gli abitanti) sia rispetto ai turisti e ai visitatori. Sarà quindi ospitato anche un centro di accoglienza e informazione per turisti, che integrerà il sistema formalizzato dell’accoglienza e informazione turistica regionale (in corso di profonda riorganizzazione e riforma). Il centro di accoglienza turistica avrà tre punti di forza: il percorso museale espositivo e di visita, testimonianza diretta anche se parziale della storia antica del territorio; l’allestimento multimediale con materiale illustrativo e di informazione turistica e naturalistica, con il rifacimento e l’aggiornamento tecnologico del materiale del centro visita sulla Via Francigena e la messa a disposizione del materiale informativo prodotto (guide, indirizzi di riferimento, informazioni su cosa visitare, dove dormire, dove mangiare, dove acquistare i prodotti locali); l’informazione e lo scambio diretto con gli abitanti del posto, che animeranno le altre attività del centro civico polivalente.
Le sinergie con gli altri servizi ospitati nel complesso della Pieve sono importanti, sia con la biblioteca e il centro culturale (i visitatori più attenti che voglio approfondire la conoscenza possono accedere direttamente nella biblioteca locale posta nei locali adiacenti o possono acquistare le pubblicazioni locali (I Quaderni della Val Tolla) che quindi beneficiano di maggiore visibilità e diffusione, sia con le attività del centro di aggregazione, che concorre a garantire un orario di apertura più esteso del punto informativo e consente lo scambio diretto di informazioni e consigli.
Nel centro civico verrà garantito uno spazio anche alle guide turistiche, agli accompagnatori e alle guide escursionistiche e ambientali operanti nel territorio comunale, che potranno utilizzarlo per l’organizzazione del proprio lavoro, per attività di divulgazione, per l’organizzazione di iniziative in collaborazione con le altre associazioni. Il centro di accoglienza per turisti della Pieve sarà quindi inserito come tappa negli itinerari che interessano il territorio, ad esempio la Via dei Monasteri Regi (o via francigena della Val d’Arda), piuttosto che negli itinerari suggeriti per la visita autonoma al territorio della vallata. Esso si integra in un progetto più complessivo che va verso il consolidamento del circuito della Val d’Arda e dell’Appennino Piacentino quale destinazione turistica a tutto tondo (si veda anche il progetto “Un viaggio nella storia” finanziato nell’ambito dell’Asse V del POR FESR 2014-2020 e attualmente in fase esecutiva).
Centro di aggregazione per lo sport e il tempo libero: al di là dell’ambito culturale e turistico, il centro polivalente della Pieve si vuole caratterizzare per essere il centro di aggregazione per la popolazione locale, intercettando tutte le fasce d’età. Questi servizi saranno ospitati prevalentemente nell’ala dell’ex casa Bacchini, che è già stata oggetto di interventi di recupero e ristrutturazione negli anni passati in questa direzione. Nell’edificio verranno ricavati i seguenti spazi:
  • Sede delle associazioni locali di promozione sociale. In particolare opereranno nel centro la Pro Loco di Vernasca (associata al Comitato Regionale Pro Loco Emilia Romagna U.N.P.L.I. iscritto al registro regionale delle ASP https://it-it.facebook.com/Prolocovernasca/), che organizza manifestazioni, eventi e sagre locali (tra cui il Cantamaggio) e attività ricreative per la popolazione; l’associazione Appennino Cultura che in particolare organizza da anni il festival internazionale degli artisti di strada “Bascherdeis” che attira numerose compagnie di artisti internazionali che animano il centro del paese e attirano numerosi visitatori;
  • sede per l’Unione Sportiva Dilettantistica Vernasca (https://it-it.facebook.com/usd.vernasca) che partecipa a campionati FIGC provinciali con prima squadra e settore giovanile, e svolge importante azione di scambio culturale/sportivo/ricreativo con l'organizzazione di viaggi ed incontri di calcio amichevoli in tutta Europa, in collaborazione con associazioni di emigrati piacentini e parmigiani. La USD Vernasca contribuisce dal 1946 alla vita sociale di Vernasca con varie iniziative e supportando altre associazioni territoriali in eventi oramai storicizzatisi come la "Notte dei Briganti" e il "BASCHERDEIS", con stand situato proprio sulla Pieve. Nel centro civico della Pieve l’USD avrà a disposizione una sala polivalente per le attività organizzative sia della società che delle squadre di calcio. Potranno essere svolte -qui o nell’adiacente sala convegni- attività di promozione dello sport (rivolto ai non praticanti), di informazione e sensibilizzazione per una corretta pratica sportiva per gli atleti, momenti conviviali e di team building, ecc.;
  • spazio ricreativo a disposizione delle famiglie, per l’organizzazione di feste e celebrazioni di ricorrenze sia di carattere collettivo (ad esempio carnevale) sia privato (feste di compleanno, ecc.). Si tratta quindi di un luogo messo direttamente a disposizione della popolazione, che attualmente non esiste nel territorio comunale. Gli interventi previsti di ristrutturazione dell’immobile permetteranno di adeguare questi spazi, sia interni sia esterni (piazzale e terrazza esterna all’ex Casa Bacchini).
L’aggregazione in un unico centro consentirà alle associazioni di lavorare sempre più un modo integrato e complementare, collaborando reciprocamente e contribuendo ciascuna con le proprie specificità e i propri gruppi di utenti di riferimento all’animazione del centro polivalente. 
Sede di associazioni locali che svolgono attività di solidarietà e di promozione locale e ambientale senza scopo di lucro: Il centro polifunzionale sarà sede di Appennino Cultura (iscritta al registro regionale delle Associazioni di promozione sociale con numero 4563) e della Pro Loco di Vernasca, associata a associata al Comitato Regionale Pro Loco Emilia Romagna U.N.P.L.I. iscritto al registro regionale delle ASP (numero iscrizione 2991).
Nel centro troveranno sede altre associazioni e gruppi aperti operanti in ambito culturale, turistico e sportivo, con uno spirito di apertura e condivisione.
 
Link:
 
http://europa.eu/legi slation_summaries/agriculture/general_framework/l60032_it.htm